A difesa della patria

Terrorismo, colpi di machete e “emergenza immigrazione” fanno crescere la paura nell’opinione pubblica, portando governo e amministratori locali ad accrescere le misure di controllo. Ma l’Italia è davvero un posto così pericoloso?

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EXPO Milano 2015, istruzioni per l’uso

Dal 1 Maggio al 31 Ottobre 2015 si svolge EXPO. La fiera internazionale, che quest’anno ha come tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” si trova a Milano, in una zona separata ma adiacente al polo fieristico di Rho, ed è facilmente raggiungibile coi mezzi pubblici, ma molto meno coi mezzi propri.
La città, per l’occasione, è stata riempita di cartelli e sembra proprio che “tutte le strade portino ad Expo” ma non è affatto vero, e pare che pure la viabilità nelle zone limitrofe sia ai limite della sopportazione umana.
Questa e molte altre polemiche sono montate riguardo all’EXPO, ma se c’è una cosa che si deve ammettere è che la fiera è ricca di spunti e, nelle parte completate, molto bella da vedere.
Perciò per chi ha intenzione di andarci, e soprattutto per chi riesce ad arrivarci, ecco una serie di consigli per la sopravvivenza in quel di Rho Fiera EXPO Milano 2015.
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Mattia Sangermano e l’arte di banalizzare

Tra le varie opinioni ascoltate e diffuse prima, durante e dopo i fatti di venerdì primo maggio a Milano, le più gettonate sono state quelle di Fedez (ne abbiamo scritto qua) e J-Ax. Le immagini più viste sono quelle di quel poveretto di Mattia Sangermano, l’utile idiota a cui è stata rovinata la vita senza che nessuno sapesse perché. Dai titoli di giornale ai social network, abbiamo ridotto tutto ai minimi termini. Continua a leggere “Mattia Sangermano e l’arte di banalizzare”

Fedez e i NoExpo: le non-notizie e il mostro che il giornalismo ha creato

Una non-notizia è diventata un caso. Il 30 aprile Fedez (Federico Lucia, cantante) ha fatto un endorsement a favore dei manifestanti NoExpo, che lo stesso giorno manifestavano per Milano, città dell’esposizione. Su Twitter, in occasione di quella prima e più contenuta manifestazione di protesta, aveva scritto: “La vernice sui muri dei #NoExpo indigna più delle infiltrazioni mafiose di Expo. Di questo passo daranno la scorta di Stato agli imbianchini”. Poi un manifestante No Expo (chi e a che titolo? Non si sa.) gli ha fornito una lista poi pubblicata via Twitter dal cantante, con elencate tutte le sedi imbrattate di scritte:tra le altre banche, sede INPS e sede Manpower; espressione dei poteri finanziari, cosiddetti “poteri forti”. Al che Fedez ha twittato questo:

Twitter fedesz

L’elenco dei siti vittima di “atti di protesta” si è poi rivelata falsa (o perlomeno incompleta). A giudicare dalle fotografie che hanno coperto la manifestazione del 30 aprile (e NON del primo maggio, dove c’è stato il casino) gli imbrattamenti non hanno riguardato solo gli edifici della lista ma anche muri di abitazioni che non erano espressione di nessun potere; inoltre tra quelli della lista ci sono edifici storici, come il palazzo dove sta la sede milanese di Manpower, in viale Majno, che non appartengono alla Manpower ma alla cittadinanza, essendo il palazzo in bella vista in una zona centrale e frequentata della città.

Non mi interessa entrare nel merito. Se le scritte siano protesta o vandalismo ognuno decide per suo conto. Cosa è successo dopo? Diversi personaggi che si cibano di strumentalizzazione e banalità (il cui elettorato è, a senso, orientato diversamente da quello di Fedez, tipo Salvini e Facci) hanno commentato o fatto dichiarazioni in proposito già dall’istante successivo al tweet, tirando il cantante per la giacchetta, chiedendogli conto anche di affermazioni che lui non aveva mai fatto. Continua a leggere “Fedez e i NoExpo: le non-notizie e il mostro che il giornalismo ha creato”

I fatti di Milano, dove finisce la democrazia?

1 Maggio 2015, Milano inaugura EXPO nei suoi padiglioni di Rho appena fuori città. 1 Maggio 2015, Milano è ostaggio di pochi manifestanti NOEXPO che mettono a ferro e fuoco il centro della città.
Le Forze dell’Ordine gestiscono la situazione ed evitano il peggio, nello stesso giorno in cui la città, esposta agli occhi del mondo, voleva far vedere il suo meglio.
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