Quando si scrive in un blog si fa i conti con se stessi, in particolar modo con quella piccola dose di vanità che c’è in ognuno di noi, e così articoli che ci sembrano la maggior espressione del nostro io vanno poi a scontrarsi contro il voi di chi legge. E così, più spesso di quanto mi piacerebbe immaginare, quello che penso che vorreste leggere è quello che io vorrei farvi leggere, senza riuscirci. Consideratelo un imperituro monumento al mio ego in 5 atti. Chi sono io? Scopritelo qui.
A ritmo di Soul, i Calipso Boys
L’Instituto di Sebastiao Salgado, Sale per la Terra
Cuba Libre, il cocktail del momento o una storia d’amore mai finita