una solitudine troppo rumorosa #3 – Conrad, La follia di Almayer

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I romanzi regalano personaggi indimenticabili, che spesso hanno il privilegio di dare nome alle storie. Un personaggio che per finisce per mettere ombra a tutti gli altri. Capita che sia il protagonista, e questo porta con sé un certo ordine che combacia con le aspettative di un lettore. Cioè: leggendo Tolstoj siamo preparati al fatto che Anna Karenina sia la protagonista. Tutto giusto. Continua a leggere “una solitudine troppo rumorosa #3 – Conrad, La follia di Almayer”

Il sex appeal della letteratura al cinema: I have a dream…torniamo a leggere

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Di recente ho visto due film in un cineforum di provincia pieno di persone, una sera in settimana: Il giovane favoloso di Mario Martone e Maraviglioso Boccaccio dei fratelli Taviani. Continua a leggere “Il sex appeal della letteratura al cinema: I have a dream…torniamo a leggere”

Una solitudine troppo rumorosa #2 – Focillon, Hokusai

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Hokusai, Henri Focillon, 1914
Oggi in edizione: Abscondida (SE), Milano

All’inizio del Novecento uno dei più importanti storici dell’arte del suo tempo, che si chiamava Henri Focillon, notò un fenomeno: la borghesia francese aveva cominciato a comprare stampe giapponesi. Era scoppiata una moda febbrile che presto si allargò a tutto ciò che era giapponese, dal kimono di seta al sushi (una cosa non troppo diversa da quello che è successo qualche anno fa). Perchè? Continua a leggere “Una solitudine troppo rumorosa #2 – Focillon, Hokusai”

Una solitudine troppo rumorosa #1 – McCarthy, Città della pianura

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C’è un tizio negli Stati Uniti che è il critico americano più celebre di sempre. Non è solo una questione di fama; è più l’idea condivisa che lui viva in quel pantheon di intellettuali che ormai non hanno più niente di veramente nuovo da capire del loro campo, che in questo caso è la letteratura. Per questo qualunque pronunciamento (e giudizio) letterario esca dalla sua bocca è considerato quanto un’enciclica papale nel mondo episcopale. Si chiama Harold Bloom, Bloom come il protagonista dell’Ulisse di Joyce. È un caso, ma va da sé che se ti chiami come il protagonista di uno dei romanzi più stupefacenti del Novecento non puoi fare altro che letteratura, nella vita. Ma non è questo il punto. Il punto è che per lui ci sono solo quattro scrittori americani, gli altri si limitano al vendere libri. Questi quattro sono Don DeLillo, Philip Roth, Thomas Pynchon e Cormac McCarthy. Continua a leggere “Una solitudine troppo rumorosa #1 – McCarthy, Città della pianura”

E ora che cosa ce ne facciamo dell’onestà?

di Nicolò Cesa

Alla fine Ignazio Marino ha rassegnato le dimissioni. Non c’era altra strada. Il sindaco in bicicletta ha ceduto – dopo due anni e mezzo di attacchi da destra, da sinistra, dal centro, da sopra ma soprattutto da sotto – ai gattopardiani, ai conservatori del potere radicato ed intoccabile, ai logisti di partito, ai gregari della carriera, ai disonesti per professione e ai militanti dell’ideologia dell’obbedienza. Marino non poteva fargli un regalo migliore.
Eppure io credo che il nemico principale dell’esperienza del sindaco-primario vada inquadrata nel personaggio stesso e in quella schizofrenica cultura politica che, da qualche anno a questa parte, occupa lo spazio pubblico.
Partiamo dal presupposto (irrilevante per quanto riguarda la mia analisi, ma fondamentale per inquadrare la questione) che Marino sia davvero un onesto; che abbia fatto di tutto per scardinare il sistema dei buzzi e dei carminati (le minuscole sono volute); che abbia fondato, quindi, il proprio agire istituzionale e politico sulla premessa per cui, dal giorno dell’elezione in poi, Roma sarebbe stata governata da un sindaco davvero intoccabile dal punto di vista morale. Ora, questa esperienza, ci insegna una cosa piuttosto semplice, che nel corso della storia ciclicamente – come sempre accade – ritorna più attuale che mai. Ovvero: che rapporto ci può essere tra la morale e la politica? Può un politico permettersi il lusso di tenere le mani pulite? Che vuol dire avere le mani pulite? Da quale momento in poi, quelle mani, possono definirsi sporche? Marino è stato, quindi, un sindaco onesto o disonesto? Dove si collocano i limiti ed i confini di un agire politico moralmente ineccepibile ed un agire politico definibile come disonesto? Continua a leggere “E ora che cosa ce ne facciamo dell’onestà?”

Una solitudine troppo rumorosa #0

Nel primo anno di attività di questo blog ho scritto tanti articoli. Mi sono divertito soprattutto a scrivere lunghe biografie (che trovate tutte qua). Ho raccontato la storia di due grandi scrittori contemporanei: Agota Kristof e di J.D. Salinger. Ho scritto una specie di necrologio di un grande politico americano (Mario Cuomo), e ho raccontato due grandi artisti: il pianista più incredibile del vicino Novecento (Glenn Gould) e il migliore fotogiornalista contemporaneo (Steve McCurry, in sei episodi tematici). È stato un bel laboratorio, faticoso ed appagante. Per questa seconda fase mi sono proposto un lavoro differente. Più sintetico, più rapido (ma qualche lunghissima biografia comparirà ancora). Siccome con me si finisce spesso a parlare di libri, ho pensato che alla fine lo scrivere di libri poteva trovare una dignitosa cittadinanza anche su questo spazio. È un tema oggettivamente inflazionato, il che rappresenta una sfida ad essere interessante.
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AA.VV. – Bella Lucio! (Recensione)

Il 25 settembre è uscito “Bella Lucio”, un album tributo a Lucio Dalla (spentosi nel 2012 a Montreux) che vede la partecipazione di una dozzina di artisti del panorama rap italiano. Evidente scopo del disco: commemorare l’eclettico cantautore bolognese in chiave hip-hop nel tentativo di far avvicinare alla sua musica nuove fasce di pubblico. Forse non esclusivamente un’operazione di marketing, di certo non solo un tributo. Sì perché a dirla tutta, vedere dei rapper nostrani rielaborare (con alterni risultati) alcuni brani di Dalla che, in vita, espresse, per usare un eufemismo, “il proprio scetticismo” verso il rap, fa tutto sommato un certo effetto. Continua a leggere “AA.VV. – Bella Lucio! (Recensione)”