Sono tre, forse quattro, sicuramente non più di cinque, i registi per i quali la mia immensa stima si tradurrà sempre in una poltrona, qualche amico, il grande schermo del cinema e un biglietto sempre più caro per godermi la loro opera.
Uno di questi è Edgar Wright.
Regista giovane, solo quattro film in filmografia: la trilogia del cornetto e un cinecomics. Troppo poco, forse. Troppo poco impegnato, falso. Troppo bravo.
Di lui si parla molto in questi giorni perché è in uscita Ant-Man, il cine-fumetto Marvel che concluderà la fase 2 del progetto Avengers. Un film che Wright avrebbe dovuto sceneggiare e dirigere, cose che non ha fatto per divergenze con Disney, finanziatrice dell’opera. Caso strano, dato che Joss Whedon, il regista di entrambi i film degli Avengers e responsabile della continuità del progetto, ha affermato che la sceneggiatura di Wright era la migliore che avesse mai letto per un film Marvel e che aveva deciso di inserire il personaggio nella storia principale solo in virtù di essa. Continua a leggere “Edgar Wright, un regista pazzesco”
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