False notizie: il caso mediaset e i finti servizi ad hoc

Il giornalismo italiano non è un tipo di sistema a cui bisogna guardare con troppa ammirazione. Da che è emerso l’online, la macchina del giornalismo si è fatta più complessa, più sfaccettata, ma il rapporto con la verità è rimasto spesso ambiguo, favorendo le visualizzazioni al contenuto; un notizia falsa che attira tanti click sarà sempre preferibile alla rinuncia della notizia stessa perchè smentita o perchè non sussiste il fatto descritto dalla notizia. In un caso si pubblica qualcosa – spesso qualcosa che garantisce molte condivisioni e molte visualizzazioni; nel secondo caso una (necessaria) deontologia spezza il meccanismo; la notizia non viene pubblicata e bisogna trovare qualcosa d’altro da pubblicare. Le versioni online dei giornali tradizionali non attuano questo meccanismo. Controllano poco, spesso superficialmente, e pubblicano molte cose false. Quasi tutti i giornali online (e le agenzie) sono colpevoli di questo: appare piuttosto evidente e ben documentato dal nuovo libro di Luca Sofri (direttore e fondatore del Post) “Notizie che non lo erano
Ma il debuking non può mai essere conclusivo, ed ecco che nell’ultimo mese e mezzo il mondo delle notizie sfodera due casi piuttosto eclatanti e molto importanti di fabbrica delle notizie. Ovviamente c’è dell’altro, tipo che notizie pubblicamente smentite sono ancora reperibili online in alcuni testate senza alcuna correzione. Continua a leggere “False notizie: il caso mediaset e i finti servizi ad hoc”