Twitter e il tempo delle notizie: caso GermanWings
Oggi, poco prima delle 11, un aereo Germanwings è precipitato nel sud della Francia.
Ho letto la notizia praticamente in contemporanea e ho cominciato a vedere come girava anche questa notizia su Twitter. L’avevo già fatto per la vicenda di Charlie Hebdo e per il recente attentato al museo del Bardo di Tunisi.
C’è una sostanziale differenza tra questo caso e gli eventi di Parigi sia di Tunisi. In questi ultimi due le agenzie e gli organi di stampa – si parla sempre di provider di news ufficiali – manifestavano una confusione spaventosa sul numero di vittime.
Perchè? Quel che scrivevo nel pezzo su Charlie era che la confusione deriva proprio dalla struttura del mezzo Twitter. Fonti che non sono controllabili vengono riprese da account affidabili e successivamente dalle grandi agenzie. Le fonti (cioè i primi che hanno scritto qualche cosa) rimangono magari sconosciute; la notizia che hanno lanciato però diventa ufficiale. Tutto bene, fino a che la notizia non si rivela falsa o parziale. Di nuovo ci sarebbe da chiedersi perchè. E la risposta va cercata nella rapidità e nell’attualità che Twitter consente all’informazione. Una diretta assoluta, un presente unico in cui i giornalisti non hanno il tempo materiale rispettare quel grande requisito di una volta (e di oggi, per qualcuno, per fortuna) della veridicità di una fonte. Canali All news 24 e Twitter. La società vuole essere sempre sul pezzo. Manifesta (o si crea) un nuovo bisogno di informazione contemporanea al fatto.
Questo secondo aspetto è quello che emerge meglio dal caso di oggi. Sul primo, cioè sul numero delle vittime, oggi non c’era possibilità di errore. Sono morti tutti. Nessun sopravvissuto. Ma sulla contemporaneità tra fatto e informazione la vicenda oggi rappresenta un ottimo esempio. Continua a leggere “Twitter e il tempo delle notizie: caso GermanWings”