Eternit: l’eterna lotta tra giustizia e diritto

3 giugno 2013, Torino, Processo Eternit: “In nome del popolo italiano, il Tribunale dichiara l’imputato Stephan Schmidheiny colpevole di disastro ambientale doloso permanente.”
19 novembre 2014, Roma, Sentenza di Cassazione: “ In nome del popolo italiano, il Tribunale dichiara il reato prescritto.”
23 febbraio 2015, Roma, Motivazioni della Cassazione del precedente verdetto di prescrizione: “Per effetto della constatazione della prescrizione del reato, intervenuta anteriormente alla sentenza di primo grado cadono tutte le questioni sostanziali concernenti gli interessi civili e il risarcimento dei danni.”
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Odiare a vanvera. Quello che Salvini non dice.

Il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini in relativamente poco tempo ha portato un partito semi-disastrato dagli scandali e orfano del caro leader Umberto Bossi a fasti dimenticati, stravolgendo la linea del partito e avvalendosi di qualcosa che i vecchi leghisti non avevano: i social networks.
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Qualche idea sugli Oscar 2015 – pt. I

Domenica 22 febbraio al Dolby Theatre di Los Angeles verranno assegnati i Premi dell’Academy Award, ossia gli Oscar.
I diritti italiani dell’evento li possiede Sky, che però – come già sperimentato con altri programmi quest’anno (X-Factor) – trasmetterà anche in chiaro attraverso il suo canale del digitale terrestre, Cielo, a partire dalle 23.00.
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Timbuktu: il cinema, la bellezza, la resistenza, la jihad.

Timbuktù. Città lontana tremila chilometri. In quella terra che è Mali, dicono le cartine, ma appena sotto il deserto del Sahara dove le differenze sfumano via insieme alla sabbia che portata dal vento non tiene un confine. Avesse nome di donna sarebbe città invisibile di Calvino, Marco Polo la racconterebbe al Kublai, parlando dello sfarzo che aveva nel 1500, del mistero che porta il suo nome, di quei palazzi che hanno il sole di otto secoli addosso e dell’oro che la faceva un Eldorado irraggiungibile di un continente sconosciuto. Oggi patrimonio dell’umanità, ma non di tutta l’umanità. Battuta dai venti di guerra che sono ciechi alla bellezza e al significato, soffiati da quegli uomini che non guardano all’UNESCO ma a La Mecca. Continua a leggere “Timbuktu: il cinema, la bellezza, la resistenza, la jihad.”

L’impero mancato. I giornali alla guerra di Libia

Parlando del caos che sta travolgendo la Libia ormai dal 2011, quando a seguito della Primavera araba crollò il regime del colonnello Mu’ammar Gheddafi, il Ministro degli Affari Esteri italiano Paolo Gentiloni, venerdì 13 febbraio, ha detto che “l’Italia è pronta a combattere nel quadro della legalità internazionale”. Che praticamente vuol dire che, in caso di risoluzione dell’Onu che autorizzi un intervento militare esterno, noialtri saremmo pronti a dar man forte o addirittura a guidare un’eventuale coalizione, come ha detto il Ministro della Difesa Roberta Pinotti domenica 15. Continua a leggere “L’impero mancato. I giornali alla guerra di Libia”

Tsipras, a che punto siamo?

Mentre in Italia si celebra l’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica, evento che di fatto mantiene lo status quo di un panorama istituzionale inerme di fronte allo strapotere di Matteo Renzi, in Grecia la festa per la vittoria di Syriza è già finita, ed è giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. Continua a leggere “Tsipras, a che punto siamo?”